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    La pandemia cambia la percezione dell’IT nelle aziende

    By Redazione LineaEDP05/11/20215 Mins Read
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    Secondo una ricerca di Pure Storage, le aziende non hanno dubbi: l’IT merita un posto ai tavoli di discussione direzionali

    Pure Storage, il pioniere IT specializzato nello storage-as-a-service per un mondo multi-cloud, ha presentato i risultati di un’indagine condotta a livello europeo sui responsabili IT che ha rivelato come la pandemia abbia provocato una scossa cambiando la percezione dell’IT all’interno delle aziende e fornendo ai responsabili tecnologici una voce più autorevole nelle strategie di business. La ricerca, basata su interviste rivolte a 504 responsabili IT di tutta Europa, di cui 50 in Italia, si sofferma sulle motivazioni dei leader dell’Information Technology, sui progressi che hanno compiuto durante lo scorso anno e sulle variazioni delle loro priorità.

    A fronte di così tante aziende ormai consapevoli di quanto siano essenziali i dati ai fini del loro successo, ne consegue che il 79% dei responsabili IT sia soddisfatto dell’impatto che è riuscito a produrre nel corso dell’anno passato. In particolare, il 58% è motivato dalla consapevolezza che l’IT ha comprovato il proprio valore negli ultimi dodici mesi, il 56% è entusiasta del fatto che l’IT possieda ora una voce strategica all’interno dell’organizzazione, e più della metà (56%) è incentivato dal collegamento diretto tra i cambiamenti tecnologici e i risultati di business. Sorprende scoprire come meno di un quarto degli intervistati (23%) si dica entusiasta e motivato dalla tecnologia in sé, a indicarne piuttosto la crescente attenzione a favore dell’innovazione, dell’aggiunta di valore alla propria azienda e del sostegno alla trasformazione digitale.

    Il ruolo dell’IT nel risolvere le sfide di business provocate dalla pandemia

    Nonostante l’allineamento tra l’IT e il business nel suo complesso rappresenti una vera e propria sfida con cui molte aziende fanno i conti da decenni, la ricerca suggerisce che tra i responsabili IT italiani siano stati compiuti sostanziali miglioramenti nell’arco degli ultimi dodici mesi. Tant’è vero che gli esperti di tecnologia stimano che l’allineamento tra responsabili IT e il business sia passato da una media del 46% di due anni fa al 63% attuale.

    Per quanto concerne il modo in cui l’IT è stato in grado di fornire supporto al business, i responsabili IT si dicono fiduciosi circa il contributo fornito: il 44% afferma infatti che l’infrastruttura tecnologica presente è molto robusta, e il 38% considera i processi e la cultura IT all’interno dell’azienda molto agili nel sostenere le esigenze dell’organizzazione.

    Tuttavia i responsabili IT sono chiaramente frustrati dalla mancanza di riconoscimenti per essere stati un fattore chiave del cambiamento all’interno delle aziende nel corso della pandemia: il 50% di essi afferma che i rispettivi risultati non sono stati riconosciuti negli ultimi dodici mesi. Altri motivi di insoddisfazione derivano da priorità contrastanti e dalla risoluzione reattiva dei problemi (48%) nonché dalla costante pressione per riuscire a innovare tagliando al contempo i costi (35%).

    Come sottolineato in una nota ufficiale da Mauro Bonfanti, Regional VP EMEA di Pure Storage: «Quando è scoppiata la pandemia, i responsabili IT hanno avuto l’immensa responsabilità di riuscire a far proseguire le operazioni e isolare le aziende da ogni problema di tipo fisico e finanziario. Durante l’ultimo anno questa pressione si è evoluta, e oggi il focus è sulla definizione di una panoramica strategica del cambiamento delle esigenze aziendali. Guardando avanti, è essenziale che le necessità del business vengano bilanciate e prioritizzate affinché i CIO possano continuare a fornire la tecnologia necessaria per creare un impatto significativo sugli utenti».

    Il cambio di priorità dei responsabili IT per il prossimo anno

    I responsabili IT hanno espresso la propria intenzione di concentrarsi, nel corso dei prossimi dodici mesi, sullo sviluppo delle competenze personali: in particolare la priorità (52% degli intervistati) va alla focalizzazione sui risultati nel supportare il business da parte dell’IT; il 50% vuole invece dedicarsi a vision e pensiero strategico; il 37% alle metodologie sperimentali/agili; e un altro 37% alla gestione dei team IT dispersi.

    Questi dati sono ulteriormente confermati dal fatto che i responsabili IT sono intenzionati a consolidare, tra gli altri, i rapporti di collaborazione con CPO (48%), COO (46%) e CEO (40%).

    In termini di obiettivi strategici per il prossimo anno, l’attenzione principale da parte dei responsabili IT riguarda:

    • L’agenda green: il 63% degli intervistati italiani, la più alta percentuale in Europa, indica nella sostenibilità uno dei focus principali
    • Potenziamento dei team: il 50% desidera concentrarsi sul recruiting di nuove competenze da inserire all’interno del proprio team
    • L’IT al centro: il 44% afferma di volersi focalizzare sull’upskilling del team IT

    Infine, quando si tratta delle principali priorità per i prossimi dodici mesi, i responsabili tecnologici intendono dedicarsi a quanto segue:

    1. Trasformazione digitale: incrementare l’accelerazione della trasformazione digitale (83%)
    2. Lavoro ibrido o da remoto: migliorare l’esperienza digitale per un futuro all’insegna del lavoro ibrido o da remoto (79%)
    3. Clienti: migliorare l’esperienza digitale del cliente/ottimizzare il customer journey (79%)
    4. Agilità: integrare e accelerare l’agilità all’interno dell’azienda (77%)

    Come concluso da Bonfanti: «La comprensione delle priorità di business richiede un pensiero strategico per portare chiarezza e senso della direzione nelle decisioni tecnologiche a lungo termine. Ciò che emerge da questa ricerca è che la vision dei responsabili IT può essere tenuta al palo dall’infrastruttura che si trovano davanti. Allo scopo di ottenere l’agilità, il focus sul cliente e l’innovazione che rappresentano le loro priorità, i responsabili IT devono essere in grado di fruire della tecnologia in maniera flessibile scalandola verso l’alto e verso il basso a seconda delle esigenze. La libertà consentita da questo approccio permette di investire più tempo e più risorse a favore di progetti innovativi. La voce strategica che i CIO hanno fatto in modo di far sentire in maniera più forte deve essere salvaguardata insieme alla possibilità di stringere collaborazioni solide con il resto dei direttivi aziendali».

     

    IT Pandemia Pure Storage responsabili It
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